giovedì 13 marzo 2014

Gouton Rouge - Carne (Recensione)

Come se non bastassero i precedenti, ecco che la V4V-Records, stavolta in collaborazione con la 3SX Netlabel, è pronta a presentare i suoi nuovi “gioiellini”. Ebbene si, questi quattro sono ancora nella più bella parte della vita.

Troppo acerbi nel 2008, troppo freschi nel 2014 per lasciarseli scappare.

I “Gouton Rouge” ( Dario, Eugenio, Francesco e Michele) nati nella Busto Arstizio “sonica” con l’obiettivo dello shoegaze, portano oggi sul palco un mix niente male di power pop, rock e la giusta dose di ciò a cui tanto ambivano.

“Carne” il titolo dell’album, attributo forte e autentico proprio come i sentimenti decantati in ventuno minuti circa.

Storie di passione, delusioni, amore e carne che increduli vediamo nascere dalla penna di fanciulli o poco più.
Testi taglienti e mirati che riescono a librarsi con estrema naturalezza e leggerezza sul velo dell’episodica inquietudine che pervade quasi l’intero album.
E se in passato la band era in balia di una certa indecisione stilistica, quella che ha ora è soprattutto una rivoluzione emotiva, che stravolge e contagia non solo i fruitori più attenti, ma anche gli ascoltatori per caso che di sicuro capteranno in questa preziosa manciata di minuti, ciò che hanno vissuto o che avrebbero voluto vivere sulla loro pelle.

E se di rivoluzione emotiva parliamo, non si può non partire dalla storia di due corpi “Attratti”: due persone rapite da quella strana forza, l’attrazione, alla base di ogni sentimento, a cui nessuno può resistere, neanche i più fedeli che, dominati da questa, non possono fare altro che imparare a vivere o meglio sopravvivere in attesa dell’altro.
Abbiamo poi il tiepido sole di novembre in “Immobile”, che sembra poter far poco dinanzi all’impeto del sentimento scandito in modo sofferto e illuso da chitarra , batteria e a tratti da una voce modulata, che finirà col sentenziarci il fatale odio.
La terza traccia nonché pezzo forte dell’album è “Sbiadire”, ed è qui che troviamo forse versi e musica più trasognanti dell’album, finalmente la speranza che prende voce su un ritmo che ha in sé tutto il carattere del lavoro.

Tocca al “rock” invece la traccia più carnale “Lamette” che con la sua forza, non solo strumentale, ci getterà dopo innumerevoli scosse in un angolo, quasi come se fossimo degli spettatori in attesa delle tre ultime scene finali di questo film.

Un album, un film, che non ha inizio e non ha fine, ha solo un’unica costante, la passione: giovane ma forte, capace di cibarci di un nuovo genere di spleen, quello degli anni duemila, in grado di donarci, nonostante tutto, la speranza di incontrarci con il nostro inviolato amore “…lassù nel posto della più implacabile rottura. Funzionerà.” ("Ancora")

Il disco si scarica e ascolta gratuitamente cliccando qui.

Voto : ◆◆◆◆◇
Label: V4V-Records / 3SX Netlabel


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