giovedì 24 ottobre 2013

Ministri - Per un passato migliore (Recensione)

Per un passato migliore è un disco dei nostri tempi, un' invettiva contro i giorni che ci apprestiamo a vivere e contro quello che siamo e non siamo. Dopo gli esordi dalle atmosfere post-grunge de I soldi sono finiti e il successo di Tempi bui e Fuori, i Ministri hanno pronta la loro ricetta per la definitiva conferma sulla scena alternativa italiana. L'aggressività di "Mammut" è un' eco dei primi tempi, del passato migliore." Comunque " è un triste riassunto delle nostre mediocri vite quotidiane, fatte di sudore e false speranze, con tutti i sogni che finiscono riposti nel cassetto ( "Il mio contratto non vale niente/ la mia esperienza non vale niente / il mio voto non vale niente / tanto vale provarci comunque ). La satira sociopolitica ministriana si fa più fervente ne "La pista anarchica", brano dal testo impegnato e significativo. Il desiderio di restare fermi per paura di fuggire altrove di " Stare dove sono "  si contrappone alla voglia di "Spingere", in una sorta di lotta darwiniana per la sopravvivenza, istinto irrefrenabile di scavalcarci a vicenda e di superarci come se la vita di ogni giorno fosse una gara a chi arriva prima. Il disco è un percorso a tappe che scorre senza pause attraverso pezzi lanciatissimi ed esplosivi ( " Caso umano" e " Mille settimane"). fino a confluire in uno dei finali più riusciti della prolifica band milanese: " La nostra buona stella" è di sicuro uno dei pezzi migliori del disco, dal riff al ritmo incalzante, passando per il testo enigmatico e l'atmosfera che si perde tra futurismo e decandentismo arcaico. " Una palude" lascia tutti spaesati in un idillico paesaggio da fantascienza, ad osservare le rane che ci piovono in testa ma senza che nessuno faccia una piega, nessuna paura per un'apocalisse annunciata. Per un passato migliore è un disco della crisi, e come questa stramaledetta crisi difficilmente passerà via velocemente, ce lo porteremo dietro come un macigno volenti o nolenti. Che piaccia o no, la prova definitiva che i Ministri hanno raggiunto una maturazione da grandi della scena alternativa italica, un'identità che li ha condotti all'apice della carriera in poco tempo.

Voto: ◆◆◆
Label: Godzillamarket/ Warner



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