sabato 25 maggio 2013

Nient'Altro Che Macerie - Al Vento (Recensione)

Noi siamo le perturbazioni interiori, i grandi uragani, il dover ricominciare.

Ci viene così bene questa insolita disperazione, ci piace comburere di rabbie, puntando il dito verso la vita stronza sempre sul podio a vincere contro le nostre aspettative deluse; ci piace rimanere al buio, in solitaria, in silenzio e poi uscire fuori per capire se c’è ancora qualcosa per cui valga la pena.

Una volta lì, sulle MACERIE, esposte AL VENTO, ci sediamo e ascoltiamo.

Immaginate uno scenario apocalittico, le fiamme, i palazzi distrutti o che crollano come nel fantastico finale di Fight Club, nebbiosa polvere ad offuscare la vista e, il cielo, imperturbabile, sereno, come se la terra avesse bisogno di fagocitare il suo stesso declino per poi rifiorire.

La colonna sonora è il nuovo lavoro del Nient’Altro Che Macerie, poche storie.

Fondamentalmente ogni disco degno di rispetto, sarà oggetto dello stesso consiglio, quello dell’ascolto in situazioni limite ma comodissime, in cui tutto il resto scompare, affinchè l’analisi dei suoni e delle parole sia possibile. Ma qui, la realtà e la musica coincidono e quello che si immagina ad occhi chiusi mentre la chitarra accompagnata dal basso, disegna in aria spezzate aperte e la batteria porta il tempo nell’atemporale situazione di irrisolutezza, è lo stesso panorama oltre il muro di questi giorni, tutti uguali, con le speranze appassite.

Non importa quanti anni abbiamo, non importa che lavoro faremo, cosa stiamo studiando, chi abbiamo al nostro fianco. Non importa nulla se nulla vale e se nulla è veramente nostro.

Una battaglia musicale contro ciò che fugge, che si disperde; una stanchezza furiosa suonata in sette tracce: è questo AL VENTO, ed arriva ad Aprile 2013 per V4V, l’etichetta nata a poche ore dalla fine del mondo, e per questo a mio parere immortale, date le proposte fighissime di questi ultimi mesi.

Dopo l’EP autoprodotto, Circostanze, che denotava la stessa precarietà per cui nulla è cambiato e tutto è cambiato, Matteo, Simone e Andrea, tornano ad alimentare le centrali eoliche della nostra mente, con raffiche sonore pulite, forti, energiche e graffianti.

"In Silenzio", cercheremo strade immense e arriveremo a capire "Il Senso della Fine" perché siamo nel posto sbagliato, al momento sbagliato; scivoleremo su noi stessi, nonostante i nuovi ideali a cui ci affidiamo senza diventare persone migliori guardando i cambiamenti da "Evitabili Prospettive", premeditando "La Reazione al Nulla, Emesi" di tutto il nero nello stomaco; nulla era speciale se si è perso. Pronunceremo "Le Parole tra i Denti", digrignando l’amore, proteggendolo dalla vergognosa mondanità che ci circonda.
"Quello che Vorrei Davvero Dirti", quello che vorrei davvero dirvi, è tutto qui, in questo disco.
Quello che c’era da dire è stato detto.

Grafica: Legno
Registrato e mixato da Ale Caneva al Modbsound Recording Studios di Milano.
Masterizzato da Alex Balzama allo Swift Mastering di Londra.

Scarica gratuitamente l'album sul sito dell'etichetta a questo link.

Leggi qui l'intervista ai Nient'Altro Che Macerie

Voto: ◆◆◆

Label: V4V Records


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