giovedì 19 aprile 2012

Offlaga Disco Pax - Gioco di Società (Recensione)

Offlaga Disco Pax - Gioco di SocietàGioco di società è la terza attesissima fatica firmata Offlaga Disco Pax, trio emiliano composto dal paroliere Max Collini, Enrico Fontanelli e Daniele Carretti. L'album prende le distanze dai precedenti due lavori (Bachelite e Socialismo Tascabile) non tanto per quanto riguarda la formula, un reading pop scandito con sonorità evanescenti a sottofondo di un non-cantato che vuole raccontare il proprio punto di vista sulle cose in maniera talmente netta e chiara da essere privo di qualsivoglia melodia. Una formula vincente, già sperimentata in chiave rock dai Massimo Volume,che si arrocca su una sorta di monologo diretto all'ascoltatore senza mediazioni sonore nel messaggio ma che tiene la musica a tappeto della comunicazione stessa. Le distanze di Gioco Di Società dai precedenti lavori sono determinabili in termini di contenuti. Gli Offlaga Disco Pax abbandonano infatti le tematiche nettamente politiche ed affettive e spostano il racconto su di un livello interiore, più profondo e se vogliamo anche più libero, mescolando questa volta i temi cari al trio in modo tale da superare il confine tra l'uno e l'altro di volta in volta in maniera impercettibile. A livello musicale l'attenzione si sposta sul basso e sulle tastiere, per stessa ammissione di Daniele.
Si parte con una vera e propria "Introduzione", immediata e delicatissima che conduce direttamente alla seconda traccia "Palazzo Masdoni" un ricordo nostalgico che si arrampica sui muri di un edificio, narrato nei dettagli, strumento per ricondurre ad eventi, persone, sensazioni interiori. "Parlo da Solo",incalzante nei ritmi e nel parlato che si piega all'andamento dei suoni e dei tempi, è un momento di riflessione interiore, un'esplorazione del sè, così come "Desistenza". Notevole la delicatezza di "Respinti all'uscio", in cui le chitarre creano un'eco morbido che si perde nel tempo e concede alla voce di riportare a galla storie di un passato memorabile nelle sue piccole cose e che si confronta con un presente deludente ed un futuro immaginato. Max si cala nelle vesti di un adolescente che sogna forte ma resta ancorato ai limiti imposti dalla sua età. Anche "Piccola Storia Ultras" è un viaggio nel passato, uno sguardo di bambino italiano sul calcio, sulla politica, sulla vita famigliare. Meraviglioso il contrasto fra synth morbidi e stridenti, un veicolo ai ricordi che collega il mondo dello sport e quello della politica in un connubio che intristisce. I ricordi sono tema portante dell'album il cui simbolo vero e proprio è "Sequoia", in cui Max, ancora bambino, mette a confronto le differenze di classe sociale mentre in "Tulipani" lo sguardo si sposta su di un mondo lontano e freddo, uno sguardo sulla neve e sul ciclismo. La conclusione del racconto è affidata ad "A Pagare e morire", triste descrizione di ambienti e personaggi squallidi.
Gli Offlaga Disco Pax non si smentiscono. Restano arroccati su di una scelta musicale drastica, netta e che non scende a compromessi. Che li si ami o li si odi, gli Offlaga non perdono di mordente ma continuano imperterriti a raccontarci la vita comunicando in via diretta con l'ascoltatore, intessendo panorami sonori che accompagnino il discorso senza invadere, lasciando alle parole il compito di raggiungere diritte il bersaglio dell'attenzione.

Voto:
◆◆◆◇◇
Label: Venus

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