lunedì 16 aprile 2012

Cosmetic - Conquiste (Recensione)

Cosmetic - Conquiste I Cosmetic nascono nel 1996 in Emilia Romagna ed arrivano, tra cambi di formazione, di strumenti e sonorità, al loro terzo disco ufficiale.

Dopo più di una decade, il loro sound continua ad apparire fresco e ricco dispunti compositivi, per nulla fuori luogo o ridondanti.
Partendo dai classici stilemi del genere di band seminali come My Bloody Valentine, i Cosmetic se ne distaccano nell'uso particolare e riconoscibile della voce, molto più acuta rispetto al modo di concepire lo shoegaze.
Sin dall'inizio di Conquiste si avverte immediata l’aria di freschezza quasi estiva, la voglia di cambiare (anche dal punto di vista musicale) e il desiderio di trasmettere nell’ascoltatore contentezza, come se ce ne fosse sempre del bisogno (“La cura si sente già. Lo so che mi gioverà. Lo so che mi sta giovando anno dopo anno”. Tra le tradizionali stratificazioni di chitarre, distorsioni e situazioni lisergiche, troviamo la rassegnazione a certi assiomi inopinabili (“da ogni parte arriverà un rumore nuovo che ci verrà a sorprendere e non sbaglia niente: il suono della verità”), il distacco dalla famiglia tanto bramato (“Melly”) e dalle presunte conquiste (“Scisma”).
Proprio quando si pensava di conoscere il punto di arrivo dell'album, troviamo l’ormai stra conosciuta “Prima o poi”, una delle “hit” del precedente EP “In ognimomento”, la quale si discosta dalla vena sognante e dal muro sonoro creato in precedenza percorrendo vie più ottimistiche e meno intricate.
Si prosegue l’ascolto con la monotematica “la fine del giorno” e ci si addentra in un clima intriso di arpeggi e venature pop (“Calla”), pur mantenendo l’atmosfera idilliaca che caratterizza il lavoro. I seguenti tre brani riprendono musicalmente il discorso lasciato in sospeso con “Scisma” trattando temi molto comuni ed empatici nei giovani quali progetti di partenze non riuscite (“Hai detto che vuoi provare all’estero. Noi siamo troppe idee e niente pubblico”) e dubbi esistenziali, in quella splendida “Colonne d’errore” dove pare quasi ci sia una collaborazione coi Sonic Youth.
Il disco sichiude con “Lo spavento”, una sorta di ballata folk che riesce a completare degnamente la trama complessa di suoni che i Cosmetic sono riusciti a generare con questo nuovo disco.
Di sicuro un cambio di registro che scorre bene e che funziona. Per chi ancora ha bisogno di sognare e sentirsi leggero.

arrendersi per vincere, un passo indietro eavanti tre

Voto: ◆◆◆
Label: La Tempesta dischi

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