sabato 26 novembre 2011

Ólafur Arnalds - Living Room Songs (Recensione)

Ólafur Arnalds - Living Room SongsAvete mai vissuto sette giorni in ventidue minuti?

Solo grazie ad un genio come Ólafur Arnalds potevamo vivere un'esperienza simile. Il principe d'Islanda ha deciso di creare sette penetranti sinfonie nel caldo soggiorno del suo appartamentino a Reykjavík. Un brano al giorno per una settimana, tutto registrato in presa diretta e lanciato subito dopo online in free download MP3, ed i video in streaming. Davvero una bella idea, ma lasciate che ve lo dica lui stesso.
Parlerò il meno possibile, voglio precisare, più che una recensione questo è un omaggio ad un'artista che amo. Buona lettura.

Day 1


Il padrone di casa ci fa accomodare, ci accoglie in silenzio, delicato come la carezza di un bambino, “Fyrsta”, culla il suo piano con le dita ed il suo quartetto con gli occhi. Il bello, lo stupore della semplicità, della notte.

Day 2


ci mettiamo comodi, nel frattempo sbuca la luce del giorno insieme ad un altro paio di componenti, e si sente. Un'occhiata in macchina ed ecco l'armonia in chiave Ólafur. Ci sentiamo a casa.

Day 3


si alza il vento. Il direttore d'orchestra del futuro comodo sul suo sofà, noi siamo comodi ovunque con questo quartetto che risuona nella mente, un senso di benessere, aria fresca, rilassiamoci, ci scappa anche un sorriso.

Day 4


tornano a respirare le piccole candele. Una dichiarazione d'amore, una ninna nanna, le dita sempre più eleganti nel danzare per una donna, lei s'incanta verso lui, lo sguardo di lui s'incanta verso il piano senza mai distoglierlo. Un dolce romanticismo casalingo, un letto in disordine, una leggera coperta sulle gambe stanche di lei, il solito orsetto polare. La vista si appanna, lasciamoci cadere anche noi, buonanotte.

Day 5


che splendida malinconia. Gli arpeggi ci massaggiano la schiena. Il contrasto di luce bianca, quasi da manicomio, soffia sulle note di un paio di violini, imprevedibili come onde celebrali.

Day 6


ballano un lento, i due amanti padroni della scena, condizionando l'inquadratura. Puff... ecco materializzarsi dodici violini e due violoncelli. La stanza muta la sua forma, sembra ondeggiare per un'instante, ma tutto si ferma prima d'iniziare a sognare.

Day 7


l'atto finale. L'atmosfera paranoica e rilassante allo stesso tempo. Sguardi d'autore accorsi per l'evento (Orri Páll Dýrason). Si scorge dalla finestra un paesaggio magistrale, fa strano pensare che dentro una stanza ci sia così tanto da vedere pur essendo quasi priva d'ornamento. Il dolce orsetto polare è stanco, ha sonno e viene cullato. È la fine, per poco non piove una lacrima su quei sorrisi.

Credo che aggiungere qualcosa sia inutile e futile.

Voto: ◆◆◆
Label: Erased Tapes

1 comments:

Anonimo ha detto...

Ho appena scoperto questo artista: da brividi! E i tuoi commenti hanno reso ancora più emozionante l'ascolto.

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