giovedì 10 febbraio 2011

Dimartino - Cara Maestra Abbiamo Perso (Recensione)

Dimartino: un'epidemia inaspettata senza cura sta contaminando il paese a forma di stivale. Antonio Di Martino (voce, basso, chitarra) Simona Norato (piano, sinth, chitarre, cori) Giusto Correnti (batteria, diamonica, glokenspiel), questo è il terzetto palermitano artefice di "Cara maestra abbiamo perso" primo (speriamo non ultimo) album. Antonio Di Martino componente della storica band palermitana "Famelika", intraprende un nuovo cammino dove sulla linea di partenza troviamo "Cercasi Anima" primo singolo estratto e primo video, testo ricco di ironicità che caratterizza la band, "Cani e Mariti da Passeggio" in grado di farci riflettere su tematiche attuali e non, sempre con una punta di sorriso che ascoltando questo testo non può che venir fuori "mentre tutto mi sembrava niente avevo ancora in testa Pasolini con gli occhiali scuri e le mutande di Francesca...", bellissima la chiusura del testo "ho perso l'anima e non ho parole...più per continuare", per non parlare del pianoforte dirompente alla "Fumaretto" e della batteria che esplode a fine ritornello. Dietro la prima curva troviamo qualcuno steso a terra "Ho sparato a Vinicio Capossela" una ballata che ci spiazza completamente fino al 3° minuto dove finalmente possiamo udire un bel tributo musicale a render manforte ad un titolo così "presuntuoso". Dopo la curva e un'omicidio eccoci entrare in galleria, dove ci aspetta la nostra "Cara Maestra" che ci conferma pienamente il talento di cui dispone la band; una chitarra mordente come preambolo di una combinazione basso/batteria devastante! "Cara maestra" un brano da professionisti del rock puro, con un testo non da meno "quando qui non c'era niente tu mi amavi ancora, quando qui cresceva l'erba tu sembravi un fiore" malinconia e rabbia graffiante che ci conducono ad un finale alla "Karma Police" senza l'uso di effetti. Finita la galleria siamo arrivati, e l'atmosfera si calma, affiorano le industrie e le fabriche del nord "Parto" "parto mentre tutti dormono" Antonio non avendo nulla da dire a suoi parenti, se non di calcio o previsioni del tempo, manda a "fanculo il natale" e lascia la parola ad uno che di fabriche del nord se né intende: Vasco Brondi"Ulisse legato ad un palo del telefono". Antonio Di Martino(PA) Vasco Brondi(FE) ci urlano insieme : " ma non eri tu? che mi parlavi di una città del nord, dove le fabbriche producono lavoro e si inventano nuovi operai" e conclude Antonio "che non licenziano mai..."una frase fantastica e imponente da cantare magari un giorno di fronte le mura e i cancelli di Arcore. Quinto titolo "La lavagna è Sporca" brano quasi interamente strumentale, suggestivo, è come essere in un videogame e non riuscire a capire dove ci si trovi. Brano composto dal duetto Mariposa: Enrico Gabrielli, Alessandro Fiori. A comporre l'ottava e penultima traccia, non c'è nessuno perchè è una cover, ma non si può negare che sia una cover da "DIO" quella di Luigi Tenco con "La Ballata della Moda" cantata e suonata da Cesare Basile (produttore artistico dell'album). Un album quello dei Dimartino da ascoltare attentamente traccia dopo traccia; una voce e un'energia quella di Antonio che ci mancava dai tempi di Rino Gaetano; e sperando, avendone le capacità, di un prossimo album senza intromissioni, perchè un rock così all'italiana ci mancava, o forse ci sé lo sognava!?

Label: Pippola

Voto:
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